Salve cari lettori, a differenza del solito oggi vogliamo proporvi un argomento su cui tutti ci fermiamo a riflettere almeno una volta nella vita, vale a dire la fine di una saga.
A tutti sarà capitata l’incombenza di andare in libreria e acquistare l’ultimo libro di una saga che si ama e della quale si è immaginato in qualsiasi modo il finale a tal punto di non avere idea di cosa aspettarsi. Poi leggendo il testo scoprire amaramente che l’autore ha annientato tutto e arrivare a chiedersi: “Perchè?? Cosa è successo?? Che si è fumato mentre scriveva???” Ebbene, purtroppo, spesso non c’è dato saperlo ma resta il fatto che quel finale ci fa ribrezzo e suscita in noi perfidi setimenti. Cosicchè decidiamo di cancellare dalla nostra mente quell’ abominio e di scegliere il finale che fa per noi. Ma la realtà non cambia, il libro è ormai rovinato, si desidera quasi non fosse mai stato scritto, eppure è lì, in mezzo alla nostra libreria personale.
Ma ci chiediamo mai perchè quel finale sia riuscito a ferirci così tanto??
Io una risposta credo di poterla azzardare…
Forse quella saga era molto di più che semplici libri…
Forse rappresentava, ormai, una parte della nostra vita.
Quella saga si era legata ai nostri ricordi e alle nostre esperienze, magari consolandoci in un momento difficile della nostra vita, o rappresentava il legame tra te e la persona amata, o le persone amate.
Non era più un libro!
Era un luogo in cui rifugiarsi dalla solitudine o dal troppo chiasso di questa realtà!
Ed infine pur non essendo il miglior libro mai scritto, non possiamo che consolarci dal fatto che anche questo farà parte di noi.