“Io sono Nina – Storia di una demenza senile”

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Sanny90,

Buonasera lettori!

Questa sera vi presento un libro particolare che tratta un argomento che mi sta molto a cuore:

“Io sono Nina – Storia diana demenza senile” di Gabriella Mazzon Venturati.

http://www.scrical.it/storiademenzasenile

Dati

Titolo: Io sono Nina – Storia di una demenza senile

Autrice: Gabriella Mazzon Venturati

Genere: Narrativa

Editore: Gabriella Mazzon Venturati

Anno pubblicazione: 2016

Pag: 156

ISBN: 9788892312012 (versione cartacea)

ISBN: 9788892568884 (ebook)

Formato eBook EUR 3,99

Formato Cartaceo EUR da 9,50 a 11 a seconda dello store.

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Sinossi

Nina è un’anziana madre che si trova nella fase conclusiva della sua

demenza senile quando, per l’improvvisa assenza della badante, la

figlia si trasferisce nella sua casa d’infanzia per starle accanto.

E lì, nel luogo in cui è cresciuta e che la madre non riconosce più,

che inizia a confrontarsi con il suo stesso ruolo di ‘figlia’ ormai

privo di significato, con la disattenzione del passato, con il senso da

dare alla vita se questa è così incline a farsi spazzare via e con la

chiara percezione dell’emarginazione in cui la madre vive, isolata

com’è in un mondo che non riconosce, circondata da luoghi e

persone a lei ora totalmente estranei.

Un’esperienza raccontata “a cuore aperto” dove la figlia costruisce

un viaggio in cui si trova a riflettere su come intendiamo la disabilità

e la non autosufficienza, sull’indifferenza e la superficialità, se non,

peggio ancora, la violenza con cui trattiamo i nostri anziani. E poi la

relazione, non sempre facile, con operatori sanitari e medici.

E’ impossibile non rimanere contaminati dall’abisso in cui sprofonda

chi è affetto da demenza, una malattia che già oggi riguarda migliaia

di persone e per la quale si prevede un aumento esponenziale nei prossimi decenni. Con milioni di

anziani ammalati la demenza sarà un problema che sempre più riguarderà ciascuno di noi.

Ma anche in una storia come questa, dove tutto sembra già scritto, dove quanto abbiamo di più caro

– la nostra identità, i nostri ricordi – viene spazzato via c’è qualcosa da imparare. Ciò che queste

persone ci insegnano è un altro rapporto con il tempo, ciò a cui ci allenano è la calma e la lentezza,

la lezione di vita che ci impartiscono è la capacità di vivere il presente e di apprezzare le piccole

cose. Ed è questo nuovo sguardo con cui d’ora guarderemo alla realtà, l’eredità più grande che una

persona affetta da demenza può lasciare dietro di sé.

Biografia:

Veneta di origine e lombarda d’adozione, Gabriella Mazzon Venturati lavora

nell’ambito della comunicazione online/offline dapprima in ambito Information

Tecnology e, successivamente, in quello industriale. E’ stata giornalista pubblicista

scrivendo per testate giornalistiche locali, mentre oggi pubblica articoli tecnici su

riviste specializzate industriali a livello nazionale. Amante dei viaggi, con suo

marito ha creato il blog scrical.it in cui racconta delle loro incursioni in giro per il

mondo e ha pubblicato un diario di viaggio dal titolo “Viaggio in Alaska”.

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