[REVIEW TOUR] “La casa delle Farfalle” di Silvia Montemurro!

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Sanny90

Buongiorno readers!

Oggi il nostro Blog ha il piacere di partecipare al Review Tour del romanzo, uscito il 29 maggio, “La casa delle Farfalle di Silvia Montemurro!

 

Titolo: La casa delle farfalle
Autore: Silvia Montemurro
Pubblicato: 29 maggio 2018 da Rizzoli
Formato: Cartonato Pagine: 361

Link d’acquisto: QUI

Trama:

Anita ha trent’anni e insegna biologia all’Università di Colonia. Non ama gli aerei e soffre di vertigini, ma non saprebbe spiegarne il motivo. Quando la sua vita viene sconvolta da un tragico evento, in crisi lascia Hans, il suo compagno, per tornare nei luoghi dov’è cresciuta – in treno naturalmente. Lì, sul lago di Como, è decisa a ritrovare se stessa. Mentre passeggia cullata dallo sciabordio delle onde, incontra una bambina dai tratti giapponesi e dalla voce meravigliosa. Si chiama Yoko e, proprio come lei, è segnata da una ferita difficile da rimarginare. Presto Anita, leggendo il diario della nonna Lucrezia, scoprirà di essere legata a Yoko da una storia rimasta sepolta per anni, che unisce le loro famiglie. Tutto ha origine nel 1943, quando la casa di Lucrezia, la villa delle Farfalle, viene occupata da alcuni ufficiali tedeschi. Tra lei e Will, uno degli ufficiali, nasce un sentimento dirompente, ma la guerra sembra ostacolarli…

La mia Recensione:

“La casa delle farfalle” è il primo romanzo di Silvia Montemurro che leggo! Non conoscevo l’autrice, ed è stata per me, una piacevole scoperta!

La storia si svolge a cavallo tra il 1943 e il 2014, la protagonista è Anita, insegnante di biologia all’università di Colonia, ma un giorno decide di abbandonare tutto. Il suo lavoro, il suo amore, per tornare in Italia, nella casa di sua madre, dove ha trascorso una dolce infanzia, in compagnia della nonna Lucrezia e delle sue farfalle.

Nessuno conosce il motivo di questo suo improvviso ritorno. La madre, Margherita, non chiede nulla alla figlia, perchè sa, che quando arriverà il momento, lei stessa svelerà ciò che è accaduto. Ma un mistero si cela dietro le mura della casa delle farfalle ( chiamata così, a causa dell’amore per i lepidotteri di sua nonna)…

Uno dei tanti misteri, è una bimba giapponese, Yoko, che Anita incontra alle rive del lago… Tutte queste donne hanno in comune qualcosa, che li lega fin da un lontano passato…

Un passato fatto di guerra, orrore e amore.

Questi segreti verranno fuori grazie al diario della nonna di Anita, che svelerà ciò che è accaduto…

Durante il Secondo Conflitto Mondiale, Lucrezia, si trova ad ospitare, presso la villa, un manipolo di soldati tedeschi, tra loro conosce, il comandante Will… che sembra essere più gentile e buono degli altri… Nonostante gli screzi iniziali, tra i due nasce ben presto un sentimento d’amore, che li lega indissolubilmente. Da questa storia d’amore si dipaneranno una serie di eventi che coinvolgeranno non soltanto loro, ma anche le generazioni future!

La casa delle farfalle è uno di quei romanzi che cattura il lettore e lo catapulta dentro di se! Questo libro mi ha tenuta incollata alle sue pagine, terminandolo, solo nel giro di un paio di giorni! Mentre leggevo, la mia immaginazione costruiva tutto quello che l’autrice ha descritto: la villa, il farfallario… più la mia mente viaggiava, più mi innamoravo dei luoghi e dei suoi personaggi! Lucrezia, è sicuramente, quella che mi ha colpito di più e che si è intrufolata nel mio cuore. Ho riso, ho amato e sofferto con lei, come se fossi realmente presente nella scena! Una qualità che non possiedono tutti gli autori… cioè di rendere reale ciò che si legge!

Questo libro lo porterò nel cuore per molto tempo, non dimenticherò facilmente ciò che mi ha fatto provare. Non leggo spesso, libri ambientati durante i conflitti mondiali, proprio per paura di non esserne coinvolta, ma in questo caso, cari readers, non resterete delusi! Una storia, che racconta di donne forti e fragili al tempo stesso… proprio come le farfalle!

” Il farfallario era stato ricostruito ed era il simbolo di ciò che rinasce sempre, nel bene e nel male. Le farfalle che volavano sopra le loro teste e dappertutto, nella serra, le avevano insegnato a risplendere. […] Non esiste un unico volo, non c’è un percorso giusto da seguire. Ciascuno si crea la propria traiettoria, anche se a volte è fatta di salti nel buio.”

Consigliatissimo!

 

Delizioso!

 

 

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