Stray Dogs di Sofia Montanari!

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Sanny90

Buongiorno lettori!!

In questo caldo sabato d’agosto vi segnalo il romanzo distopico “Stray Dogs” di Sofia Montanari, primo volume di una serie che vi terrà col fiato sospeso! QUI trovate il link d’acquisto!

Trama:

Stray Dogs è il primo libro di una saga distopica dal gusto amaro e cinico, ambientato in un’America ormai in declino.

Sei anni dopo lo scoppio di una pandemia globale, il mondo sembra regredito ad una sorta di Far West, in cui la sopravvivenza è decisa dalle capacità del singolo di mettersi in gioco, sacrificando la propria umanità in nome dell’autoconservazione; difficile restare umani, quando si dorme gomito a gomito con la morte. A tenere vive le ultime “colonie” è la Pista che attraversa il Paese, da una costa all’altra, seguendo la tratta San Francisco-New York. La Pista rappresenta la vita, l’ultimo simbolo esistente di civiltà, è il cordone ombelicale che tiene in vita i superstiti, permettendo il trasporto di cibo e medicinali. Al di fuori di essa, nemmeno l’occhio attento delle Aquile governative può arrivare.

Sullo sfondo di questo disastroso ritratto futuristico, si consumano le vicende dei protagonisti, tutti problematici a loro modo, emarginati per scelta o per volontà della società stessa: Jack è un ispanico con problemi di droga, noto alle forze dell’ordine per il suo passato costellato di reati minori; Nancy è un’infetta, costretta a dar fondo alle proprie risorse per sopravvivere ad un mondo che la rifiuta con tutte le sue forze; Nemo è stato privato della propria identità da una misteriosa organizzazione, ed è determinato a fare luce sul suo passato. Grotteschi, “sbagliati”, politicamente scorretti, per la società non sono altro che scomode zavorre, cani randagi da debellare al più presto. In guerra contro tutto e tutti, compresi loro stessi.

La molla scatta nel momento in cui si ha il primo contatto – a dir poco esplosivo – tra Jack e Nancy: la reazione innescata dal loro contatto sarà la causa scatenante di una catena di eventi al cardiopalma, tra inseguimenti serrati sulla Pista, intrighi e continui cambi di bandiera.

A completare il trio, la figura del cecchino Nemo, che va a prender parte all’inseguimento per volere di un destino beffardo che vuole identificare nel volere di Dio.

Il romanzo vuole indagare parte di quelle infinite sfaccettature che compongono la natura umana, decifrando i meccanismi che dominano i comportamenti “giusti” e quelli “sbagliati”, risalendo alle origini di quella che è la nostra capacità di vivere in una società solidale e civile. In Stray Dogs questa situazione di normalità subisce un ribaltamento: qualsiasi certezza è destinata a crollare, costringendo i protagonisti a riprogrammarsi sulla base della novità. La storia, a tratti cupa e inquietante, mette in luce sia il presente che il passato, mettendoli a confronto (e in discussione) a più riprese: di fondo, resterà sempre il dubbio che anche quest’ultimo, con la sua patina di benessere e normalità, non sia stato altro che una gabbia invisibile e impercettibile, dal quale i Randagi sono scappati, per trovare la loro vera realizzazione solo in tempo di distruzione…

Sofia Montanari:

Sofia Montanari nasce a Rimini il 4 settembre del 1990, dove vive tutt’ora. Nella vita ha fatto diversi lavori, senza mai dimenticare la necessità di dar voce ai suoi “figli cartacei” che la seguono sin dalla tenera età. Appena può permetterselo, riempie la valigia e parte verso mete sempre nuove, meglio se in compagnia degli amici, i primi ad incoraggiarla nella strada intrapresa, permettendole di uscire dal guscio per affrontare lo spietato mondo editoriale. Ama film e libri dalle narrazioni forti, pieni di violenza e colpi di scena, ha una vera passione per il genere horror e splatter. Coltiva anche l’hobby dei videogame e dei giochi di ruolo testuali: assieme al consumo compulsivo di serie tv, sono le attività che assorbono la maggior parte del suo tempo libero. È una frana in cucina e in tutto quello che riguarda la gestione della casa: per giustificare la sua incapacità, spesso tira in ballo un’ipotetica vita passata in cui era un rude cowboy.

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