[BLOGTOUR – LA GEOGRAFIA DEL ROMANZO] I Giorni del Ferro e del Sangue di Santi Laganà!

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Buongiorno Readers!

Oggi sul blog trovate la tappa del blog tour dedicato al libro: I Giorni del Ferro e del Sangue di Santi Laganà! Nell’articolo trovate la descrizione della geografia del romanzo! Ringrazio Mondadori per la copia!

Titolo: I Giorni del Ferro e del Sangue Autore: Santi Laganà
Pubblicato: Giugno 2020
Formato: Cartaceo-Ebook  Pagine: 564

Link d’acquisto:QUI

Trama:

Patrimonio di San Pietro, 960 d.C. Sul trono papale siede un adolescente perverso e corrotto, ciò che resta dell’Italia indipendente è allo sbando dilaniata da lotte intestine e le campagne sono una terra di nessuno dove la violenza e il sopruso la fanno da padroni. Anna è una contadina di quindici anni che conduce un’esistenza misera e asservita. Quando la sua famiglia viene trucidata e l’ultimo fratello rapito per essere ridotto in schiavitù, decide di continuare a vivere per inseguire quell’ultimo brandello di affetti e, sorretta da una volontà indomita, inizia una dolorosa peregrinazione per terre sconosciute e ostili, tra aiuti misericordiosi e feroci violenze. Nel suo tormentato cammino incontrerà un cavaliere dall’oscuro passato e un improbabile presente, un vecchio dall’aria mansueta che nasconde insospettabili risorse e un giovane vagabondo sfrontato e generoso: una strana compagnia con cui cercherà di farsi giustizia fin dentro i palazzi più segreti di Roma. Ambientato in uno dei periodi meno conosciuti e più bui della nostra storia, “I giorni del ferro e del sangue” è un affresco senza filtri né retorica di un’epoca brutale quanto affascinante, ma anche la parabola di una protagonista: una giovane donna che nel più maschilista dei mondi non si rassegna a un destino già scritto e tenacemente lotta per conquistarsi il diritto a una vita migliore.

La tappa che ho scelto per parlare di questo romanzo è quanto mai inusuale per me, non avendo un briciolo di orientamento, “La Geografia del Romanzo”, è stata davvero difficile da individuare, considerando che il tutto si svolge nel Lazio e tra nomi di città e vie in latino, ammetto di essermi persa un po’, quindi non abbiatene a male se troverete qualche imprecisione, ma io mi sono persa persino in un palazzo e pensate che non sia capace di smarrirmi all’interno di un libro!?

Poveri illusi!

Parto col dirvi che il romanzo parte da un paesello sperduto di cui non viene menzionato neppure il nome, ma sappiamo che si trova nei pressi della via Aurelia.

“Siamo nel territorio di Caere mio signore. A due leghe e mezzo dalla via Aurelia e altrettante da Caere Vetus”

 

Non chiedetemi dove si trovino questi luoghi perché non ne ho la più pallida idea. Da qui la protagonista femminile inizia a spostarsi in lungo e in largo, il suo primo obiettivo è raggiungere un abbazia dove rifugiarsi.

“Tra pochi giorni arriveranno a Volsinium due persone importanti. […] Sua Eccellenza il vescovo li riceverà insieme al nostro abate. Si fermeranno una sola notte, credo, e poi proseguiranno lungo la via Cassia.”

 

Da lì, la fanciulla si sposterà verso un paesello,Alsium, dove vi soggiornerà per alcuni mesi, nel tentativo di sfuggire alla sorte che la perseguita. Ma ovviamente il viaggio non termina qui e Anna prosegue il suo vagabondaggio alla volta di Roma! Ritornando nei pressi della via Aurelia, verso il lago Sabatino, Galeria,il lago Alsietino, la valle di Baccano ed altre tappe che la giovane e il gruppo con cui  viaggia, percorre. Un vero pellegrinaggio infinito che porterà la nostra protagonista verso la sua missione, che non sto a dirvi, ovviamente!

 

“Il colpo d’occhio era pur sempre eccezionale.
Per quanto fosse vittima di una decadenza tanto prolungata
quanto inarrestabile, Roma era sempre Roma.
Quella che era stata per secoli e secoli la capitale del mondo, una metropoli cosmopolita abitata da milioni di persone,
adesso era ridotta a una città di venti, al massimo trentamila
anime che sopravvivevano con ostinazione tra ruderi e vestigia di un passato irripetibile, subendo ripetuti oltraggi e umiliazioni perfino all’interno delle sacre mura aureliane, in quello che era stato il cuore del più grande impero della terra.”

 

Capite perché mi sono un po’ persa? Il mio orientamento non può certo ricordare tutti questi luoghi menzionati, difatti ne mancano, ma non volevo spoilerare il romanzo. In fin dei conti, la storia ci riporta alla città eterna!

Spero di avervi incuriosito almeno un po’, io penso che andrò a ripercorrere la mappa per cercare di capire meglio i luoghi, perché onestamente non ne ho mai sentito neppure uno, ma potrebbero avere i nomi storici usati durante il Medioevo! Sono una pessima guida, abbiate pietà di me! Nella prossima tappa, Il Colore dei Libri vi illustrerà la società del romanzo!

A presto,

Sanny90

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