[BLOG TOUR] Macchine Mortali volume 3 di Philip Reeve – Il Worldbuilding:questo mondo è così diverso dal nostro?

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Buona domenica lettori!

E’ insolito che io pubblichi sul blog nel fine settimana, ma oggi vi presento l’ultima tappa dedicata al terzo volume della serie Macchine Mortali di Philip Reeve. In questo articolo vi parlo del Worldbuilding della saga, cioè l’ambientazione in cui si svolge la storia, paragonandola al nostro mondo! Ringrazio Mondadori per la copia digitale ricevuta!

Titolo: Macchine Mortali. Congegni Infernali  Autore: Philip Reeve
Pubblicato: Luglio 2019
Formato: Cartaceo-Ebook  Pagine: 273

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Trama:

I potenti motori di Anchorage sono fermi e ricoperti di ruggine ormai da anni. Da tempo, infatti, la città derelitta non solca più le lande del ghiaccio, ma si è stanziata sulla costa di quella che una volta era l’America. Tom Natsworthy ed Hester Shaw hanno abbandonato la loro vita avventurosa e finalmente hanno messo radici. Forse, per la prima volta nella vita, si sentono davvero felici. Peccato che alla loro primogenita Wren tutta questa tranquillità annoi da impazzire e che scalpiti per lanciarsi in qualche avventura memorabile. Così, quando si imbatte in Gargle, un pirata galante alla guida di un gruppo di ladruncoli, i Ragazzi Perduti, che le chiede di aiutarlo a rubare il misterioso e pericoloso Libro di latta, non può che accettare, attratta da un’avventura tanto intrigante. Ma il furto non va esattamente come previsto e Gargle e la sua banda fuggono portando via con loro Wren, e lasciando a Tom ed Hester un’unica possibilità: abbandonare la loro vita pacifica per ritrovare la figlia, e quindi metterla in salvo. Una ricerca che condurrà sulla loro strada nemici che pensavano di essersi lasciati oramai alle spalle e che li costringerà a compiere scelte radicali.

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Come già sapete, se avete letto i romanzi precedenti, Macchine Mortali è ambientato nell’ipotetico futuro in cui potrebbe trovarsi il nostro mondo.

Le grandi metropoli del nostro pianeta sono state distrutte durante la guerra dei sessanta minuti, l’America è un cumulo di macerie radioattive, l’Europa è divenuto un imponente territorio di caccia delle città trazioniste (agglomerati urbani che si spostano attraverso dei macchinari).

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Questo è il mondo in cui Philip Reeve ha ideato la sua saga.

Se ci pensiamo attentamente però, la fantasia non si discosta totalmente dalla realtà. Certo non siamo ancora arrivati al punto di una guerra nucleare, ma il nostro pianeta sta soffrendo. A livello climatico, il surriscaldamento e l’effetto serra stanno inevitabilmente cambiando il clima, basti pensare alle tempeste tropicali degli ultimi mesi che si sono abbattute sul nostro paese. A livello politico, numerose guerre, le nuove frontiere del razzismo (speravo davvero di non esserne testimone), la crisi economica che sembra non finire mai… Queste sono solo alcune delle tematiche che si possono notare all’interno di Macchine Mortali.

Nell’universo creato da Philip Reeve, il futuro del mondo non è roseo, è un cumulo di macerie, rimasuglio di antiche guerre e della spazzatura, ma l’indole dell’uomo rimane invariata.

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Troviamo lotte di classe, emarginazione, distruzione.

La razza umana in qualsiasi ambientazione viene ricreata, non si smentisce mai dall’essere crudele nei confronti del prossimo e della natura. L’autore ha dato vita a un creato che è lo specchio della nostra società, quasi a volerci ricordare che non è ancora troppo tardi per cambiare le cose, ma che il tempo scorre!

Voi cosa ne pensate? Avete trovato delle assonanze tra il romanzo e la vita reale? Ditemi pure le vostre impressioni! Se desiderate recuperare le tappe precedenti, sotto trovate il calendario!

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A presto.

Sanny90

 

 

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