[RECENSIONE] Un letto per due di Beth O’Leary!

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Buongiorno lettori!

Anche se la sottoscritta è in ferie, non mi dimentico di voi! Oggi vi parlo del romanzo “Un letto per due” di Beth O’Leary! Ringrazio Mondadori per la copia digitale!

Titolo: Cari Mora Autore: Beth O’Leary
Pubblicato: Giugno 2019
Formato: Ebook-Cartaceo  Pagine: 370

Link d’acquisto:QUI

Trama:

Dopo il naufragio della sua storia d’amore, Tiffy Moore ha assolutamente bisogno di trovare una nuova sistemazione. E alla svelta. Peccato che il suo stipendio da junior editor sia poco compatibile con gli affitti stellari di Londra. Ma Tiffy non si dà per vinta e, spulciando le inserzioni, decide di rispondere a un annuncio singolare: dividere appartamento, camera, e soprattutto l’unico letto della casa, con Leon, un infermiere che fa i turni di notte. Una convivenza ideale: Leon occupa la casa di giorno, mentre Tiffy rientra la sera ed esce prima che lui torni. Unico scambio: un via vai di messaggi sul frigo. All’inizio formali, poi ironici, infine affettuosi… Due perfetti sconosciuti e una amicizia affidata a bigliettini di carta. Ma quanto passerà prima che a Tiffy e Leon non venga la curiosità di vedersi?


Sapete quando vi capitano tra le mani quei libri di cui non avete aspettative alte, ma finite per ricredervi? Un letto per due appartiene a questa categoria!

Solitamente non mi soffermo in letture di questo tipo, ho sempre pensato che non facessero per me. I romanzi leggeri non riescono mai a soddisfarmi pienamente, ma non è questo il caso!

Tiffy è un’editor che lavora per una casa editrice che si occupa dei libri sul bricolage, ama il suo lavoro e non lo cambierebbe per nulla al mondo, anche se non guadagna abbastanza da permettersi un appartamento. Inizialmente divide l’abitazione con il suo ex, che l’ha lasciata dopo anni di relazione per una tizia conosciuta per caso. A causa di ciò, i suoi amici per la pelle, lo psicologo Mo e l’avvocatessa Gerty, spingono la ragazza a trovare una nuova sistemazione.

Finché un giorno, Tiffy trova un annuncio particolare, ovvero dividere l’appartamento e il letto, in orari differenti, in quanto Leon, il proprietario dell’abitazione, è un infermiere, quindi lavora prettamente di notte. Verificato che entrambi non siano degli assassini, matti o maniaci, ha inizio l’inusuale convivenza, che si protrarrà grazie all’aiuto di foglietti che entrambi lasciano in giro per casa, per comunicare tra loro!

Ha così inizio, il bello della storia!

Tiffy e Leon sono due protagonisti perfetti! Le loro interazioni sono molto divertenti, merito soprattutto del carattere spumeggiante di Tiffy e del suo modo poco ortodosso di destreggiarsi in giro per casa. Il primo incontro tra i due è indimenticabile, sia per quanto riguarda la situazione, che per l’ottimo tempismo in cui si svolge!

Tiffy è stravagante, un po’ insicura, ma allegra e sincera. Leon è più timido e tranquillo della ragazza, ha un profondo amore per il suo lavoro e per i pazienti di cui si occupa e anche per il fratello Richie, che si trova in una situazione un po’ complicata.

Un letto per due, oltre ad avere una trama, apparentemente molto easy, in realtà nasconde una profondità che non mi aspettavo in un romanzo di questo genere. L’autrice tratta delle tematiche delicate, ma lo fa in maniera semplice e non superficiale.

Il doppio punto di vista usato nella narrazione, fa sì che il lettore possa avere un’idea chiara di tutta la storia, compresi i flashback di Tiffy, sebbene i capitoli dedicati a lei siano più lunghi di quelli di Leon.

La O’Leary è stata definita la nuova Moyes o la nuova Kinsella, ma personalmente penso che abbia un tratto distintivo che la contraddistingue, in quanto possiede uno stile di scrittura delicato, ma allo stesso tempo diretto e irriverente (Gerty e Tiffy sono la prova lampante).

In conclusione, consiglio un letto per due a chi desidera allontanarsi dalla routine quotidiana e a chi si trova già in ferie! Sono certa che vi innamorerete dei personaggi dal primo all’ultimo e non vi staccherete dalle pagine neppure per un momento!

“Tu sei casa. […]

Non è mai stata casa finché non sei arrivata tu, Tiffy.”

 

Delizioso!

 

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