[REVIEW PARTY] La Stirpe della Gru di Joan He!

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Buongiorno lettori!

Oggi sul blog trovate la recensione del romanzo autoconclusivo: La Stirpe della Gru di Joan He! Ringrazio gli organizzatori dell’evento e Oscar Vault per la lettura in anteprima!

Titolo: La Stirpe della Gru

Autore: Joan He

Pubblicato: Gennaio 2021

Formato: Cartaceo-Ebook  Pagine: 456

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Trama:

La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell’anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell’arena dei giochi di potere e diventa all’improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l’omicida sia qualcuno che le è molto vicino. La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l’ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l’assassino. I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi’a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un’indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge. Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto. Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?

Per chi mi segue già da tempo, sa che ormai da diversi anni vivo a pane e drama cinesi, quindi quando nel 2019 la Oscar Vault ha annunciato questo romanzo di ispirazione cinese, non potevo lasciarmelo sfuggire! Il mio hype era altissimo, ero felicissima, inoltre la copertina è stupenda, ma il libro, infine, non mi ha entusiasmato quanto speravo!

Vi starete chiedendo come mai, sin dall’inizio dell’anno la sottoscritta non abbia trovato un libro che le aggrada… Semplicemente, sto pian piano divenendo molto pignola nelle scelte di lettura e aver letto centinaia di libri fino ad ora, mi ha abituata ad un certo livello di interesse. In particolare, io desidero che le storie in cui mi immergo abbiano un finale che non sia aperto.

La Stirpe della Gru nasce come primo volume di una serie, che a quanto pare, non vedrà mai la luce, non so per quale inspiegabile motivo, e l’epilogo, personalmente, non mi è piaciuto per nulla.

Quando scrivo una recensione cerco di essere il più sincera e obiettiva possibile e La Stirpe della Gru avrebbe potuto essere la mia nuova serie della vita e invece è un punto di partenza che non avrà uno svolgimento come si deve!

I personaggi sono tanti e sfaccettati, Hesina è la protagonista indiscussa, principessa di Yan e successivamente Regina, che per amore del padre, ingiustamente assassinato, cercherà in ogni modo di trovare il colpevole. Ma la corte imperiale è un nugolo di serpi, uomini e donne che per il potere venderebbero la loro stessa madre!

Akira, l’eroe dal passato oscuro, Lilian e Caiyan, i fedeli alleati, Sanjing, il fratello incompreso. Ogni personaggio possiede un pregio e un difetto, ognuno di loro è legato a Hesina da una connessione, sono pedine in una storia più grande di loro.

Il mio giudizio su questo libro è severo per un motivo semplice, io ho amato ogni singolo personaggio creato dall’autrice e ho riposto in questa storia tutto il mio entusiasmo, la mia curiosità, e le mie speranze. Purtroppo sia la protagonista che i personaggi secondari non hanno modo di avere un’evoluzione vera e propria. Rimangono ancorati al loro ruolo iniziale. Hesina diviene regina, ma a parte portare avanti il processo dell’omicidio del padre non fa altro. Non governa realmente questo regno che era destinata a governare, nonostante fosse ciò per cui il padre l’aveva preparata.

L’inizio del romanzo è lento, ma non ho trovato ciò come un difetto, perché la vicenda si plasma lentamente, tassello alla volta, ogni azione è intrecciata alla precedente. Lo stile dell’autrice è elegante, ma carico anche di termini che un lettore non abituato a questo tipo di linguaggio non riesce a comprendere. Come vi dicevo all’inizio però, la storia pur avendo delle buone potenzialità, risulta abbastanza inconcludente.

Spero che l’autrice decida di proseguire questa storia, perché rimane spezzata proprio sul più bello! Infine non posso che ringraziare Oscar Vault per aver portato da noi questo romanzo, perché amo moltissimo i libri di ispirazione cinese e spero che ne arrivino altri, sono sempre troppo pochi! Vi lascio alle recensioni dei miei colleghi, così da poter conoscere anche la loro opinione! A presto!

Sanny90

Buono!

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