[REVIEW PARTY] Sulle tracce di Jack lo Squartatore di Kerri Maniscalco!

È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile. Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, lo strabiliante romanzo d’esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.

Mi sono chiesta spesso come iniziare questa recensione, quindi per essere coerente con me stessa inizio con il complimentarmi con la Oscar Vault per la splendida copertina, perché noi lettori ci meritiamo libri così ben curati e belli! Perché ammettiamolo, anche l’occhio vuole la sua parte!

Giungiamo al romanzo. La prima cosa che dico senza mezzi termini è che lo adoro. Adoro lo stile, la trama, i personaggi, il periodo storico, TUTTO!

Ci troviamo nella Londra Vittoriana. Audrey Rose, protagonista indiscussa di questa storia, è una ragazza inusuale, non certo interessata ai balli, ai possibili pretendenti, ad abiti e merletti (forse questi un po’ sì!). La sua aspirazione è divenire un medico legale, grazie all’aiuto del suo strambo zio e del suo affascinante apprendista Thomas Cresswel. Aggiungete un pizzico di mistero, la società dell’epoca e Jack lo Squartatore e mi avrete conquistata a vita!!!!

Entriamo nel dettaglio.

La struttura narrativa del romanzo è scorrevole, la lettura fila molto velocemente, l’autrice utilizza forse delle espressioni molto moderne per l’epoca, ma personalmente non l’ho trovato come un difetto, poiché ha reso la storia briosa e accattivante, considerando i temi trattati e le varie scene crude riportate, come dissezioni, asportazioni di organi, omicidi… Vi ricordo che si tratta di un thriller, ma non manca anche una buona dose di romanticismo e momenti di impareggiabile ilarità! Grazie Thomas per le tue argute supposizioni e parole taglienti e per il tuo innato fascino!