Buongiorno lettori!
Oggi sul blog vi porto la recensione di Assedio e Tempesta, seguito di Tenebre e Ossa, giunto finalmente in italia, per tutti gli appassionati del Grishaverse o del fantasy in generale! Ringrazio gli organizzatori dell’evento e Mondadori per avermi permesso di leggerlo in anteprima!
Titolo: Assedio e Tempesta
Autore: Leigh Bardugo
Pubblicato: Gennaio 2021
Formato: Cartaceo-Ebook Pagine: 300
Trama:
“Non sarà sempre così” dissi a me stessa. “Più tempo passerai da libera, più diventerà facile.” Un giorno mi sarei svegliata da un sonno senza incubi, avrei camminato per strada senza timore. Fino a quel momento, mi tenevo stretta il mio pugnale sottile, desiderando sentire il peso sicuro dell’acciaio Grisha nella mano. Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d’Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino. L’Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d’Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka. Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l’aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d’Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però, l’Evocaluce dovrà scegliere tra l’esercizio del potere e l’amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l’imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l’Oscuro vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.
Siamo ancora a gennaio e la sottoscritta ha già iniziato a darci sotto con le letture. Oggi vi riporto nel mondo del Grishaverse parlandovi di Assedio e Tempesta.
Gli avvenimenti che si svolgono in Tenebre e Ossa mi avevano lasciata entusiasta e totalmente euforica, quindi non vedevo l’ora di catapultarmi verso il secondo volume! Ma, e devo purtroppo rimarcare sul ma, Assedio e Tempesta non è equiparabile al suo predecessore.
Cosa è accaduto per avermi fatto esprimere questo commento? O meglio cosa non è accaduto!
Assedio e Tempesta è chiaramente un libro di passaggio, non vi è un’evoluzione dei personaggi tale da farmeli amare, anzi devo ammettere di essere arrivata ad odiare Alina e Mal, mentre nel primo volume li avevo trovati più intraprendenti e battaglieri! In questo volume, entrambi i ragazzi sono sotto tono, insicuri l’uno verso l’altro e chiaramente la loro relazione non evolve e rimane costantemente al punto di partenza. E se devo essere sincera, come coppia non mi piacciono granché!
All’inizio del romanzo troviamo i due protagonisti che fuggono dalle grinfie dell’Oscuro e da qui inizia un tira e molla tra fughe, litigi di coppia, piagnistei di Alina vari e scemenze compiute da Mal. Gli argomenti trattati sono pochi per l’evoluzione della trama, tranne che per un personaggio che ci viene introdotto e che sarà di vitale importanza per l’andamento del libro e sto parlando di Nikolai Lantsov!
Nikolai, insieme all’Oscuro, che ahimè in questo volume appare pochissimo, è uno dei miei personaggi preferiti! Principe cadetto di Ravka, ritorna ad Os Alta con l’Evocaluce per dare una speranza al suo popolo e per conquistare il trono! Il carattere di Nikolai è come si ci aspetta da un principe, è un pallone gonfiato stravagante, ma divertente, e inoltre uno stratega fatto e finito, oltre che un soldato.
La storia in generale non è malvagia, contiene diversi spunti interessanti, non nego che nonostante questo volume non mi abbia coinvolto quanto il precedente, mi ha comunque lasciato parecchia curiosità sullo svolgimento della conclusione, soprattutto per ricollegarmi al Regno Corrotto dove appaiono alcuni personaggi di questa prima trilogia, per comprenderne,in particolare, l’evoluzione.
Lo stile della Bardugo è come al solito scorrevole e diretto, a parte alcune descrizione molto dettagliate che a sprazzi hanno appesantito la narrazione. Inoltre, vorrei tanto che il punto di vista non fosse gestito soltanto da Alina, ma credo che su questo dovrò farmene una ragione.
In conclusione, la mia non è una recensione negativa, perché la serie mi piace e adoro alla follia lo stile dell’autrice, però non ho potuto fare a meno di srotolare le mie impressioni a caldo! Lo consiglio agli amanti della saga, soprattutto se avete intenzione di guardare la serie Tv in arrivo su Netflix in primavera! Vi lascio il trailer rilasciato.
A presto,
Sanny90
