[REVIEW TOUR ] La Rosa del Deserto – Ishtar la Sacerdotessa di Lina e Maria Giudetti!

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Buongiorno lettori!

Oggi vi parlo di un libro che ho letto a inizio dicembre, in previsione del Review Party dedicato alla trilogia. Il primo volume si chiama La Rosa del Deserto – Ishtar la Sacerdotessa di Lina e Maria Giudetti! Siete pronti ad essere catapultati indietro nel tempo di qualche millennio?

Titolo: La Rosa del Deserto – Ishtar la Sacerdotessa  Autore: Lina e Maria Giudetti
Pubblicato: Ottobre 2018
Formato: Cartaceo-Ebook  Pagine: 256

Link d’acquisto:QUI

La rosa del deserto - Ishtar La Sacerdotessa di [Giudetti, Lina, Giudetti, Maria]

Trama:

Tanto tempo fa, in una terra antica, due popoli si davano battaglia… Ishtar, figlia e unica erede di un potente re barbaro è ancora in fasce quando la guerra che vede vittoriosi i sumeri cambia per sempre il suo destino, rendendola schiava di una razza a cui non appartiene. Bella e orgogliosa, con i capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo, cattura subito l’attenzione del giovane re Dungir che salito al trono dopo la morte del padre la nomina somma sacerdotessa di uno dei templi più importanti di Ur. Lui è affascinante, sensuale e caparbio, ma alterna con Ishtar dolcezza a crudeltà. Nonostante il sangue barbaro che le scorre nelle vene le urli di non sottomettersi, lei cede agli ordini del suo sovrano divenendo la sua concubina. Il loro sarà un rapporto conflittuale, passionale e tormentato. Dovranno imparare a difendersi dalle insidie di corte, affrontando vecchi e nuovi rancori…La Rosa del Deserto – Ishtar La Sacerdotessa è il primo romanzo di una trilogia romantico-erotica a sfondo storico. Gli altri volumi sono: La Rosa del Deserto – Ishtar La Sumera La Rosa del Deserto – Ishtar La Guerriera

Ishtar la Sacerdotessa, primo volume della trilogia “La Rosa del Deserto”, è un libro che ha saputo conquistarmi completamente.Vi basta solo sapere che ho iniziato e terminato il libro, in un solo giorno. 

Cosa rende tanto speciale questo romanzo?

Innanzitutto l’ambientazione storica. Le autrici, tramite questo libro ci riportano indietro nel tempo di migliaia di anni. Ci troviamo nell’antica Mesopotamia, la culla della civiltà, patria della prima forma di scrittura. Uruk, la grandiosa capitale del regno sumero è la città su cui si svolge la maggior parte della narrazione.

Il secondo elemento che mi ha fatto innamorare perdutamente di questa storia è la sua protagonista femminile.

Ishtar, per l’appunto è la figlia del glorioso re e guerriero guteo, Tirigan, catturato e ucciso dal regnante sumero quando era ancora neonata. La sua famiglia non esiste più, il suo popolo massacrato e disperso e lei è divenuta una schiava, cresciuta al Tempio di Innana, è destinata a divenire sacerdotessa.

Ishtar pur conoscendo la sua reale identità,dimentica il suo lignaggio, e vive tranquillamente al tempio, fino a che non giunge il tempo in cui venga scelta la nuova Somma Sacerdotessa, un avvenimento importante per il popolo sumero, soprattutto perché sarà il Re a sceglierla.

Il nuovo giovane sovrano, Dungir, sceglierà proprio Ishtar durante il rito e lì ha inizio la favolosa storia d’amore del libro!

Dungir all’inizio è molto odioso, la sua arroganza fa spesso storcere il naso, ma essendo il Re dei sumeri, non si ci può aspettare altro. Inizialmente il suo rapporto con Ishtar sembra basato puramente a un livello fisico, almeno per quanto riguarda lui, mentre per la ragazza, quello che all’inizio pensava fosse un rapporto forzato, in realtà si trasforma e comprende di essere innamorata di lui!

E secondo voi lui ammetterà mai i suoi sentimenti? Ovviamente no, infatti sposa una principessa dell’Elam, convinto che sia la scelta più saggia per continuare a governare il suo regno indisturbato, pur mantenendo la sua relazione clandestina con Ishtar!

Vi posso assicurare che all’interno del romanzo ne accadono di cotte e di crude e ci vengono presentati anche altri personaggi, tra cui Ishkur, che è il mio preferito, ma non posso svelarvi altro per non rischiare di cadere in spoiler involontari!

Lo stile di scrittura è scorrevole, ma le descrizioni sono così reali che ho avuto l’impressione di essere parte della storia, di camminare all’interno dei palazzi, di passeggiare nel deserto. Ishtar la Sacerdotessa è un romanzo di apertura che conduce il lettore nei meandri di una civiltà scomparsa, accompagnato da una love story profonda e contraddittoria. Vi consiglio la lettura del libro alle amanti del genere romance storico e a chi desidera impegnarsi in una lettura diversa dal solito. Il secondo volume l’ho già terminato e la recensione arriverà il 14 febbraio, intanto se volete potete leggere l’opinione anche delle mie colleghe!

Consigliato!

Gustoso!

A presto,

Sanny90

 

 

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