Buongiorno lettori!
Oggi ritorno su questo lido per parlarvi del secondo volume dedicato alla dilogia dedicata a Nikolai, La Legge dei Lupi di Leigh Bardugo! Se non avete letto il primo libro, stoppate la lettura della recensione, potreste incappare in spoiler! Ringrazio Mondadori per avermi permesso di partecipare all’evento!
Titolo: La Legge dei Lupi
Autore: Leigh Bardugo
Pubblicato: Aprile 2022
Formato: Cartaceo-Ebook Pagine: 480
Trama:
Il secondo volume della serie Grishaverse “Il re delle cicatrici”. Anche in questo secondo e ultimo volume della dilogia ritroviamo tre dei personaggi più amati del GrishaVerse: Nikolai Lantsov, Zoya Nazyalensky e Nina Zenik. I tre, re, generale e spia di Ravka, dovranno continuare insieme la loro lotta per strappare all’oscurità il futuro del loro paese. Altrimenti non potranno che assistere al suo disfacimento definitivo.
La Legge dei Lupi, come già detto, è il volume successivo del romanzo Il Re delle Cicatrici, qui ritroviamo i nostri personaggi principali, in particolari i magnifici tre, Nikolai, Zoya e Nina, personaggi molto amati della saga del Grishaverse.
Il libro riprende esattamente dagli eventi accaduti in Il Re delle Cicatrici, ovvero con il ritorno del Darkling, ammetto di esserne stata molto felice, perché nella precedente trilogia era il mio personaggio preferito! Con il suo ritorno il potere della Faglia sembra essere tornato insieme a lui. Oltre a ciò, Nikolai e Zoya continuano a combattere nella guerra contro Fjerda.
Nina è ancora sotto copertura a Fjerda e cerca di portare più informazioni possibili a Nikolai. La sua storyline è quella che mi è piaciuta di meno, perché è stato leggermente stravolto il suo personaggio che ho tanto apprezzato nella dilogia precedente. Capisco che la Bardugo abbia voluto trattare una tematica delicata come il transgender, ma era davvero necessario ai fini del personaggio?
Lo stile della Bardugo lo conosco ormai da tempo e penso che sia sempre elegante, ma ho trovato qualche difficoltà durante la narrazione.
Se ho apprezzato Zoya nella precedente trilogia, in questa serie non sono riuscita completamente a empatizzare con lei, ho trovato il suo personaggio un po’ forzato, stessa situazione per il rapporto con Nikolai. Sono convinta che per i personaggi non è obbligatorio avere una controparte romantica… Vorrei ricordare che Zoya è un generale e che si sta combattendo una guerra?
La trama del libro ha una grande potenzialità, purtroppo però la narrazione si concentra molto sul fanservice, avrei preferito che l’autrice si dedicasse maggiormente agli eventi. La Bardugo ha utilizzato molti personaggi amati dai fan un po’ alla rinfusa, senza un vero senso logico. Non capisco perché abbia deciso di prendere questa decisione, soprattutto perché far diventare Zoya un’eroina super fortissima. Nikolai da protagonista, è passato quasi in secondo piano! Ma in questa dilogia non si doveva parlare di lui? Apprezzavo di più quando Nikolai tentava di sposare Alina per pura politica, dove è finita la sua furbizia?
Perché!?
Ci sono tantissime altre cose che potrei dire su questo finale, ma potrei non terminare mai questa recensione. Ripeto il libro possiede grandi potenzialità, ma è anche pieno di difetti, penso che la Bardugo volesse avvicinarsi alla caratterizzazione dei personaggi della serie tv, piuttosto che seguire l’idea originale. In conclusione, consiglio il libro per chi segue la serie fin dall’inizio, non so se ci saranno ulteriori libri incentrati sul Grishaverse, perché il finale lascia aperto uno spiraglio su un eventuale futuro della serie, ma sinceramente spero in un prequel incentrato sul Darkling.
